La costruzione dell’articolato complesso risale agli inizi degli anni Trenta. L’impianto è fortemente caratterizzato dalla severità espressiva del razionalismo italiano. Il valore artistico è espresso non tanto nella composizione architettonica dei singoli manufatti, se escludiamo il corpo monumentale leggi tutto…
Sostenibilità è un termine ampiamente condiviso ma difficilmente applicabile sia per carenza culturale che per mancanza di strumenti capaci di coordinare l’ideazione di un edificio. Il workshop vuole colmare questo gap culturale attraverso le competenze di due studi professionali leggi tutto…
Richard Rogers è nato a Firenze, i suoi avi si erano trasferiti dall’Inghilterra in Italia 200 anni prima, all’età di sei anni con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale tornò con la famiglia in Inghilterra, il padre era cugino dell’architetto italiano Ernesto Nathan Rogers. leggi tutto…
La sfida è stata quella di cercare una corrispondenza fra architettura ed arte, elementi questo imprescendibili in tali contesti; consapevoli che le linee di ricerca formale in questo caso potevano essere limitate, visto l’elevato contenuto intellettuale e spirituale del tema, importante è stato per noi leggi tutto…
La struttura ricorda volutamente la tipologia industriale attraverso forme semplici e articolate: il volume perimetrale grazie all’accentuata orizzontalità lega gli spazi costruiti con gli spazi vuoti determinando attraverso l’aggetto superiore una zona coperta in prossimità degli accessi pedonali leggi tutto…

L’elemento naturale rappresentato dalla foglia è diventato l’elemento che ha saputo innescare la composizione del ponte. Come in una metamorfosi la foglia si trasforma in pelle, in copertura, in membrana verde che si posa sulla struttura portante. Essa stesa è modellata in tal senso leggi tutto…