










Luogo |
Firenze, Italia |
Cliente |
C.F.S., G.S.T. |
Anno |
2009 |
Dimensioni |
2.400 mq spazi commerciali, 1.740 mq residenziale (79 posti letto), 4.000 mq piazza pubblica, 9.960 mq parcheggio auto coperto (759 posti auto coperti) |
Importo lavori |
€ 22.279.767,00 |
Incarico |
Progetto di massima, definitivo, esecutivo, direzione artistica |
Squadra: |
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Progetto architettonico |
Arx srl, Alessandra Ciullini |
Progetto strutturale |
Aei progetti srl |
Progetto impiantistico |
Politecnica soc. coop |
Crediti |
Davide Virdis |
Ridisegnare Piazza Alberti a Firenze è un’occasione per sperimentare il rapporto con la storia e risolvere la relazione con i linguaggi contestuali. Il parcheggio non è un dazio da pagare in cambio di comodità, ad esso va donata dignità e cura progettuale. L’idea è stata quella di definire spazi piacevoli grazie a elementi sensoriali propri di luoghi di qualità: luci, ombre, filtri visivi, trame matematiche, incastri ed incontri volumetrici. Il progetto fa sue le istanze del contesto. Quelle immediate e visive, allineamenti volumetrici con i fabbricati vicini, le architetture lungo via Campofiore e i rapporti tra vuoti e pieni, ma anche quelle tattili e materiche, eredità di una modernità fiorentina del dopoguerra, che molto deve al mondo rinascimentale. Ma il contesto propone anche occasioni impreviste, che diventano imprescindibili: in piazza Alberti il valore aggiunto è costituito dal ritrovamento di 3 sepolture longobarde durante gli scavi. Il quotidiano contemporaneo trova l’occasione per “costringere” all’astrazione, accostando ai rumori il silenzio e solennità di una presenza tangibile risalente a 500 anni fa.
Luogo |
Pisa, Italia |
Cliente |
Università di Pisa |
Anno |
2020 |
Dimensioni |
3.355 mq |
Importo lavori |
€ 5.573.071,08 |
Incarico |
Preliminare, definitivo, esecutivo, direzione artistica |
Squadra: |
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Progetto architettonico |
Arx srl, Diener & Diener Architekten, H21 |
Progetto strutturale |
Aei progetti srl |
Progetto impiantistico |
Obermeyer Planen + Beraten |
Crediti |
Andrea Testi, Alessandro Gonnelli |
Il progetto per il nuovo polo didattico nell'area ex-Guidotti prende spunto dal contesto cittadino in cui si inserisce. Esso si sviluppa in tre corpi, i quali, differenziandosi in altezza, vanno ad accostarsi alla città antica e alla sua articolazione, denunciando all'esterno le destinazioni d'uso degli ambienti interni. Il vestibolo diviene il punto d'eccellenza per la collocazione di un "evento" architettonico, svolgendo la funzione di passaggio tra città e giardino interno al polo didattico. Inoltre, il vestibolo acquisisce il carattere di luogo chiuso e aperto al contempo proprio grazie ad una copertura costituita di piccole vele triangolari gonfiate dal vento, le quali conferiscono luminosità e senso di apertura. Attraverso la corte interna, il nuovo polo didattico si avvarrà di un duplice vantaggio: da un lato, offrire una piacevole area munita di percorsi ergonomici per la sosta e la permanenza degli studenti, dall'altro godere di una risorsa bioclimatica che concorra all'equilibrio termico degli ambienti interni.