


Luogo |
Firenze, Italia |
Cliente |
Firenze mobilità |
Anno |
2007 |
Dimensioni |
nd |
Importo lavori |
€ 414.723,0 |
Incarico |
Preliminare, definitivo, esecutivo |
Squadra: |
|
Progetto architettonico |
Arx srl |
Progetto strutturale |
Ing. Degli Innocenti |
Progetto impiantistico |
Ing. Massimo Bartoli |
Crediti |
Archivio Arx |
Il nuovo deposito dei bus elettrici è composto da una copertura per il parcheggio interrato con accesso separato da quello del deposito. La struttura, sviluppato lungo il fronte confinante con la stazione di servizio carburanti, ospita al primo piano uffici, spogliatoi e servizi; al piano terra troviamo l'officina, i locali di attesa per gli autisti e la portineria. Il fabbricato risulta due piani fuori terra e la copertura determina uno schermo visivo nascondendo i bus parcheggiati. L’edificio è composto da forme elementari che rimandano alla tipologia industriale: il volume perimetrale lega gli spazi costruiti con gli spazi vuoti determinando attraverso l’aggetto superiore una zona coperta in prossimità degli accessi pedonali e della portineria. Uno “schermo” microforato lascia intravedere spazi e volumi. La scala e il parapetto in acciaio trovano continuità nel segmento superiore della “C”, sottolineando l’orizzontalità della struttura. Le pareti esterne sono caratterizzate dal contrasto fra un rivestimento grezzo in cemento spruzzato e un intonaco lisciato, seguendo anche i salti di volume del prospetto.
Luogo |
Pisa, Italia |
Cliente |
Università di Pisa |
Anno |
2020 |
Dimensioni |
3.355 mq |
Importo lavori |
€ 5.573.071,08 |
Incarico |
Preliminare, definitivo, esecutivo, direzione artistica |
Squadra: |
|
Progetto architettonico |
Arx srl, Diener & Diener Architekten, H21 |
Progetto strutturale |
Aei progetti srl |
Progetto impiantistico |
Obermeyer Planen + Beraten |
Crediti |
Andrea Testi, Alessandro Gonnelli |
Il progetto per il nuovo polo didattico nell'area ex-Guidotti prende spunto dal contesto cittadino in cui si inserisce. Esso si sviluppa in tre corpi, i quali, differenziandosi in altezza, vanno ad accostarsi alla città antica e alla sua articolazione, denunciando all'esterno le destinazioni d'uso degli ambienti interni. Il vestibolo diviene il punto d'eccellenza per la collocazione di un "evento" architettonico, svolgendo la funzione di passaggio tra città e giardino interno al polo didattico. Inoltre, il vestibolo acquisisce il carattere di luogo chiuso e aperto al contempo proprio grazie ad una copertura costituita di piccole vele triangolari gonfiate dal vento, le quali conferiscono luminosità e senso di apertura. Attraverso la corte interna, il nuovo polo didattico si avvarrà di un duplice vantaggio: da un lato, offrire una piacevole area munita di percorsi ergonomici per la sosta e la permanenza degli studenti, dall'altro godere di una risorsa bioclimatica che concorra all'equilibrio termico degli ambienti interni.