Il significato latino di “porta” riconduce al significato di “paesaggio” ed è la stessa di “portus” o dal greco “poros” , cioè “porto”. Da questa sintesi nasce l’idea del progetto come soglia di passaggio che ha sempre due limiti ambientali: il mare e la terra, la città e il Castello. Una soglia che è “principio”, “inizio” e “fine” di un passaggio materializzato in piazza: un luogo identitario di Castiglione della Pescaia. Il contesto di Castiglione della Pescaia è caratterizzato da un forte dualismo tra terra e mare, elementi in contrapposizione ma che definiscono un’immagine unitaria. Dal punto di vista ambientale, si denota una forte disparità di elementi identitari: a terra predominano regole e proporzioni, mentre, verso il mare, emergono caratteri confusionari, dettati dal disordine insediativo. Percorrendo le vie del centro si arriva in Piazza Orsini, in prossimità del mare, ma la vista è ostacolata da ogni punto di vista. Il progetto ha come visione futura quella di collegare il centro, la piazza, il lungo mare e il molo, valorizzando la vista sul mare, restituendo alla città una nuova immagine identitaria di decoro e pulizia.