


Luogo |
Castiglione della Pescaia - Gr, Italia |
Cliente |
Comune di Castiglione della Pescaia |
Anno |
2019 |
Dimensioni |
2.000 mq |
Importo lavori |
€ 3.317.072,00 |
Incarico |
Concorso |
Progetto architettonico |
Arx srl |
Il significato latino di “porta” riconduce al significato di “paesaggio” ed è la stessa di “portus” o dal greco “poros” , cioè “porto”. Da questa sintesi nasce l’idea del progetto come soglia di passaggio che ha sempre due limiti ambientali: il mare e la terra, la città e il Castello. Una soglia che è “principio”, “inizio” e “fine” di un passaggio materializzato in piazza: un luogo identitario di Castiglione della Pescaia. Il contesto di Castiglione della Pescaia è caratterizzato da un forte dualismo tra terra e mare, elementi in contrapposizione ma che definiscono un’immagine unitaria. Dal punto di vista ambientale, si denota una forte disparità di elementi identitari: a terra predominano regole e proporzioni, mentre, verso il mare, emergono caratteri confusionari, dettati dal disordine insediativo. Percorrendo le vie del centro si arriva in Piazza Orsini, in prossimità del mare, ma la vista è ostacolata da ogni punto di vista. Il progetto ha come visione futura quella di collegare il centro, la piazza, il lungo mare e il molo, valorizzando la vista sul mare, restituendo alla città una nuova immagine identitaria di decoro e pulizia.
Luogo |
Pisa, Italia |
Cliente |
Università di Pisa |
Anno |
2020 |
Dimensioni |
3.355 mq |
Importo lavori |
€ 5.573.071,08 |
Incarico |
Preliminare, definitivo, esecutivo, direzione artistica |
Squadra: |
|
Progetto architettonico |
Arx srl, Diener & Diener Architekten, H21 |
Progetto strutturale |
Aei progetti srl |
Progetto impiantistico |
Obermeyer Planen + Beraten |
Crediti |
Andrea Testi, Alessandro Gonnelli |
Il progetto per il nuovo polo didattico nell'area ex-Guidotti prende spunto dal contesto cittadino in cui si inserisce. Esso si sviluppa in tre corpi, i quali, differenziandosi in altezza, vanno ad accostarsi alla città antica e alla sua articolazione, denunciando all'esterno le destinazioni d'uso degli ambienti interni. Il vestibolo diviene il punto d'eccellenza per la collocazione di un "evento" architettonico, svolgendo la funzione di passaggio tra città e giardino interno al polo didattico. Inoltre, il vestibolo acquisisce il carattere di luogo chiuso e aperto al contempo proprio grazie ad una copertura costituita di piccole vele triangolari gonfiate dal vento, le quali conferiscono luminosità e senso di apertura. Attraverso la corte interna, il nuovo polo didattico si avvarrà di un duplice vantaggio: da un lato, offrire una piacevole area munita di percorsi ergonomici per la sosta e la permanenza degli studenti, dall'altro godere di una risorsa bioclimatica che concorra all'equilibrio termico degli ambienti interni.