






Luogo |
Badia a Settimo, Scandicci - Fi, Italia |
Cliente |
Cooperativa Unica Sarl |
Anno |
2014 |
Dimensioni |
26.000 mq |
Importo lavori |
€ 26.160.000,00 |
Incarico |
Progettazione Urbanistica, preliminare, definitivo, esecutivo |
Progetto architettonico |
Arx srl, Riccardo Roda - Res Architettura |
Crediti |
Res Architettura |
La zona interessata ha una consistenza di circa 20 ettari, su cui sono stati realizzati 327 alloggi ad uso sociale di diversa tipologia (torre, linea, schiera), oltre alle opere di urbanizzazione, tra cui servizi, parcheggi, attività commerciali, spazi pubblici ed aree destinate allo sport e a servizi sociali.
La progettazione si è orientata verso criteri bioclimatici organizzate in un tessuto compatto, come l’uso del verde pubblico e volumi ad altezza contenuta. Tutto l’edificato è destinato ad edilizia sociale convenzionata; in particolare, due edifici a torre sono destinati ad edilizia agevolata in locazione. L’edificio è costituito da una tipologia a torre di 3 piani fuori terra, con 5 alloggi per piano e 1 piano interrato. Il blocco principale, in laterizio faccia a vista, è scandito dai volumi emergenti delle terrazze, caratterizzate da schermature in alluminio. I prospetti risultano articolati da un gioco di pieno/vuoto, ma nella loro interezza i volumi risultano molto semplici e lineari. Aspetto peculiare è il camino di ventilazione, che utilizza il vano-scala come supporto al comfort estivo, grazie ad aperture sulla copertura.
Luogo |
Pisa, Italia |
Cliente |
Università di Pisa |
Anno |
2020 |
Dimensioni |
3.355 mq |
Importo lavori |
€ 5.573.071,08 |
Incarico |
Preliminare, definitivo, esecutivo, direzione artistica |
Squadra: |
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Progetto architettonico |
Arx srl, Diener & Diener Architekten, H21 |
Progetto strutturale |
Aei progetti srl |
Progetto impiantistico |
Obermeyer Planen + Beraten |
Crediti |
Andrea Testi, Alessandro Gonnelli |
Il progetto per il nuovo polo didattico nell'area ex-Guidotti prende spunto dal contesto cittadino in cui si inserisce. Esso si sviluppa in tre corpi, i quali, differenziandosi in altezza, vanno ad accostarsi alla città antica e alla sua articolazione, denunciando all'esterno le destinazioni d'uso degli ambienti interni. Il vestibolo diviene il punto d'eccellenza per la collocazione di un "evento" architettonico, svolgendo la funzione di passaggio tra città e giardino interno al polo didattico. Inoltre, il vestibolo acquisisce il carattere di luogo chiuso e aperto al contempo proprio grazie ad una copertura costituita di piccole vele triangolari gonfiate dal vento, le quali conferiscono luminosità e senso di apertura. Attraverso la corte interna, il nuovo polo didattico si avvarrà di un duplice vantaggio: da un lato, offrire una piacevole area munita di percorsi ergonomici per la sosta e la permanenza degli studenti, dall'altro godere di una risorsa bioclimatica che concorra all'equilibrio termico degli ambienti interni.