








Luogo |
Venezia, Italia |
Cliente |
Fondazione Biennale di Venezia |
Anno |
2021 |
Dimensioni |
2.500 mq |
Importo lavori |
€ 1.200.000,00 |
Incarico |
Progettazione preliminare, esecutiva, dl |
Progetto architettonico |
Arx srl, Heliopolis 21 |
Crediti |
Luca Cioci |
Curato dall’architetto Alessandro Melis e progettato con il contributo di studio ARX con Heliopolis 21, il Padiglione Italia della Biennale di Architettura di Venezia 2021 è un manifesto delle “Comunità Resilienti”, verso un nuovo modello di architettura e sostenibilità, in risposta alla crisi ambientale e climatica. L’obiettivo del progetto, per la Biennale di Architettura di Venezia 2021, è quello di realizzare un Padiglione Italia a basso impatto. Partendo dal progetto realizzato da Milovan Farronato per la Biennale di Arte 2019, attraverso un’azione di sottrazione/integrazione ha preso forma il Padiglione Italia 2021. Tutto il materiale di scarto prodotto è stato reimpiegato per nuovi scopi. Le installazioni presenti, così come l’allestimento, vivranno una seconda vita. Il padiglione Italia è una opportunità unica per studiare il ciclo di vita di una realizzazione nata con un approccio di resilienza. Per questo stesso motivo all’interno del padiglione si impiegheranno supporti multimediali per raccontare i progetti selezionati, riducendo al minimo i mezzi espressivi e di comunicazione progettuale canonici.
Luogo |
Pisa, Italia |
Cliente |
Università di Pisa |
Anno |
2020 |
Dimensioni |
3.355 mq |
Importo lavori |
€ 5.573.071,08 |
Incarico |
Preliminare, definitivo, esecutivo, direzione artistica |
Squadra: |
|
Progetto architettonico |
Arx srl, Diener & Diener Architekten, H21 |
Progetto strutturale |
Aei progetti srl |
Progetto impiantistico |
Obermeyer Planen + Beraten |
Crediti |
Andrea Testi, Alessandro Gonnelli |
Il progetto per il nuovo polo didattico nell'area ex-Guidotti prende spunto dal contesto cittadino in cui si inserisce. Esso si sviluppa in tre corpi, i quali, differenziandosi in altezza, vanno ad accostarsi alla città antica e alla sua articolazione, denunciando all'esterno le destinazioni d'uso degli ambienti interni. Il vestibolo diviene il punto d'eccellenza per la collocazione di un "evento" architettonico, svolgendo la funzione di passaggio tra città e giardino interno al polo didattico. Inoltre, il vestibolo acquisisce il carattere di luogo chiuso e aperto al contempo proprio grazie ad una copertura costituita di piccole vele triangolari gonfiate dal vento, le quali conferiscono luminosità e senso di apertura. Attraverso la corte interna, il nuovo polo didattico si avvarrà di un duplice vantaggio: da un lato, offrire una piacevole area munita di percorsi ergonomici per la sosta e la permanenza degli studenti, dall'altro godere di una risorsa bioclimatica che concorra all'equilibrio termico degli ambienti interni.