L’intervento si inserisce in una cornice di rigenerazione territoriale che accoglie al suo interno due step progettuali. Il primo nasce dall’adozione di una nuova strategia, denominata “Zona 30”, che va a tutelare nel centro storico capoluogo e le zone limitrofe, tutto un bacino di utenza che è quello dei “fragili della strada”: pedoni, disabili in carrozzella, ciclisti e tutti coloro che meritino una tutela particolare dai pericoli derivanti dalla circolazione sulle strade. La premessa principale che l’Ente si è prefigurata è quella di affrontare il problema della sicurezza stradale in ambito urbano ed extraurbano, da un punto di vista globale, mediante una serie di interventi organici coerenti con gli obiettivi indicati nel Piano Nazionale della Sicurezza Stradale.
Il secondo step, partendo dalla riscoperta di quello che un tempo fu l’antico porto romano di Magliano, promuove l’acqua come elemento tematico unificatore, al fine di riattivare una serie di interventi di agopuntura urbano/rurale.