






Luogo |
Milano, Italia |
Cliente |
Boffetto srl |
Anno |
2019 |
Dimensioni |
nd |
Importo lavori |
nd |
Incarico |
Sviluppo prodotto |
Design |
Arx srl |
Crediti |
Archivio Arx |
Alla base della collezione, un concept innovativo all’insegna della flessibilità e in continua evoluzione. Il senso di un componente d’arredo risiede nella volontà di considerarlo elemento variabile e dinamico nell’uso quotidiano. La parola latina REVERSO significa infatti “rovesciare”, dichiarando già un effetto dinamico dell’elemento d’arredo. La collezione, composta da un tavolo e da una libreria, permette al fruitore di scegliere l’uso più idoneo. La flessibilità d’uso di questi complementi si trova anche nei materiali, dimostrando il ruolo importante del fruitore come soggetto attivo nella definizione estetica: acciaio verniciato, acciaio cromato, ceramica, legno, specchio. Il tavolo, tramite una rotazione lungo il proprio asse costruttivo, permette di avere un piano di appoggio oppure una specchiera d’arredo. Il Tavolo Reverso presenta un piano opaco che con il suo opposto in specchio conferiscono dinamicità all'oggetto apparentemente statico. La Libreria Reverso si compone di elementi fissi e dinamici che consentono varie composizioni della libreria coniugando materiali in contrasto fra loro.
Luogo |
Pisa, Italia |
Cliente |
Università di Pisa |
Anno |
2020 |
Dimensioni |
3.355 mq |
Importo lavori |
€ 5.573.071,08 |
Incarico |
Preliminare, definitivo, esecutivo, direzione artistica |
Squadra: |
|
Progetto architettonico |
Arx srl, Diener & Diener Architekten, H21 |
Progetto strutturale |
Aei progetti srl |
Progetto impiantistico |
Obermeyer Planen + Beraten |
Crediti |
Andrea Testi, Alessandro Gonnelli |
Il progetto per il nuovo polo didattico nell'area ex-Guidotti prende spunto dal contesto cittadino in cui si inserisce. Esso si sviluppa in tre corpi, i quali, differenziandosi in altezza, vanno ad accostarsi alla città antica e alla sua articolazione, denunciando all'esterno le destinazioni d'uso degli ambienti interni. Il vestibolo diviene il punto d'eccellenza per la collocazione di un "evento" architettonico, svolgendo la funzione di passaggio tra città e giardino interno al polo didattico. Inoltre, il vestibolo acquisisce il carattere di luogo chiuso e aperto al contempo proprio grazie ad una copertura costituita di piccole vele triangolari gonfiate dal vento, le quali conferiscono luminosità e senso di apertura. Attraverso la corte interna, il nuovo polo didattico si avvarrà di un duplice vantaggio: da un lato, offrire una piacevole area munita di percorsi ergonomici per la sosta e la permanenza degli studenti, dall'altro godere di una risorsa bioclimatica che concorra all'equilibrio termico degli ambienti interni.