





Luogo |
Palermo, Italia |
Cliente |
AdSP - Autorità portuale di Palermo |
Anno |
2020 |
Dimensioni |
300.000 mq |
Importo lavori |
€ 70.300.000,00 |
Incarico |
Concorso - II classificato |
Squadra: |
|
Progetto architettonico |
Arx srl, Gianluca Peluffo & Partners |
Progetto strutturale |
Milan ingegneria |
Progetto impiantistico |
Milan ingegneria |
Rovesciare il cannocchiale, di chi, per amore, conoscenza e consuetudine, è abituato a vedere la propria città. La città è un corpo. Lo è non solo nei termini della sua organicità delle parti, del suo essere composta di organi vitali, e di elementi di collegamento secondari ma necessari, o del suo avere uno scheletro, una struttura. La città è corpo perché è reale, fisica, materica. Unisce la realtà con il sentimento. Il futuro con la storia e la nostalgia. È dialogo, porosità, durezza, e densità. È malata, ma resiste e reagisce. L’uomo e il mondo (e la città), sono fatti della stessa carne. Rispetto a questa Città-Corpo, a noi quasi sconosciuta, abbiamo deciso di agire attraverso la conversazione e la reazione. Questo l’obiettivo, il tema: il “Fare Anima” di una città pubblica, dell’”Agire Coscienza” di una visione pubblica della città, ovvero rendere sentimentalmente e pragmaticamente condivisibile, una visione generale della città e una sua trasformazione possibile, attraverso l’articolazione fisica del dialogo fra porto e città, fra pubblico e privato, tra istituzioni e individualità, e quindi tra costruito e natura.
Luogo |
Pisa, Italia |
Cliente |
Università di Pisa |
Anno |
2020 |
Dimensioni |
3.355 mq |
Importo lavori |
€ 5.573.071,08 |
Incarico |
Preliminare, definitivo, esecutivo, direzione artistica |
Squadra: |
|
Progetto architettonico |
Arx srl, Diener & Diener Architekten, H21 |
Progetto strutturale |
Aei progetti srl |
Progetto impiantistico |
Obermeyer Planen + Beraten |
Crediti |
Andrea Testi, Alessandro Gonnelli |
Il progetto per il nuovo polo didattico nell'area ex-Guidotti prende spunto dal contesto cittadino in cui si inserisce. Esso si sviluppa in tre corpi, i quali, differenziandosi in altezza, vanno ad accostarsi alla città antica e alla sua articolazione, denunciando all'esterno le destinazioni d'uso degli ambienti interni. Il vestibolo diviene il punto d'eccellenza per la collocazione di un "evento" architettonico, svolgendo la funzione di passaggio tra città e giardino interno al polo didattico. Inoltre, il vestibolo acquisisce il carattere di luogo chiuso e aperto al contempo proprio grazie ad una copertura costituita di piccole vele triangolari gonfiate dal vento, le quali conferiscono luminosità e senso di apertura. Attraverso la corte interna, il nuovo polo didattico si avvarrà di un duplice vantaggio: da un lato, offrire una piacevole area munita di percorsi ergonomici per la sosta e la permanenza degli studenti, dall'altro godere di una risorsa bioclimatica che concorra all'equilibrio termico degli ambienti interni.