






Luogo |
Firenze, Italia |
Cliente |
C.F.S, G.S.T., Firenze Parcheggi spa |
Anno |
2002 |
Dimensioni |
9.013,22 mq |
Importo lavori |
€ 7.000.000,00 |
Incarico |
Progetto di massima, definitivo, esecutivo |
Squadra: |
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Progetto architettonico |
Arx srl |
Progetto strutturale |
Prof. Ing. Baroni |
Progetto impiantistico |
Ing. Terrosi |
Crediti |
Davide Ferrera |
L’Area di Piazza Beccaria si configura come spazio ellittico centrale la cui percezione è subordinata alla percezione dinamica, a causa dell’intensa circolazione veicolare. L’area dell’Archivio di Stato appare travolta dal traffico dei viali, perdendo un’identità. La modalità operativa che ha guidato il progetto nelle due aree è stata differente, legata alle preesistenze architettoniche che inquadrano i due parcheggi, e alle funzioni che sono loro proprie, ma orientata verso la ricerca di percorsi e percezioni che ricucissero la cesura fra i due luoghi, per un’identità comune. Nell’area di Piazza Beccaria si tratta di un intervento “mimetico”, rispettoso del contesto formale, che ha l’intento di ampliare l’area verde e pedonale, liberandola della sosta superficiale. Cercando di riproporre ed ampliare lo spazio in piazza del Poggi, si è enfatizzato l’ellisse che si ripete nel disegno degli edifici della piazza. Il parcheggio interrato adiacente all’Archivio di Stato denuncia la sua presenza attraverso una lama di vetro che sembra uscire dal terreno diventando nella notte un elemento urbano luminoso.
Luogo |
Pisa, Italia |
Cliente |
Università di Pisa |
Anno |
2020 |
Dimensioni |
3.355 mq |
Importo lavori |
€ 5.573.071,08 |
Incarico |
Preliminare, definitivo, esecutivo, direzione artistica |
Squadra: |
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Progetto architettonico |
Arx srl, Diener & Diener Architekten, H21 |
Progetto strutturale |
Aei progetti srl |
Progetto impiantistico |
Obermeyer Planen + Beraten |
Crediti |
Andrea Testi, Alessandro Gonnelli |
Il progetto per il nuovo polo didattico nell'area ex-Guidotti prende spunto dal contesto cittadino in cui si inserisce. Esso si sviluppa in tre corpi, i quali, differenziandosi in altezza, vanno ad accostarsi alla città antica e alla sua articolazione, denunciando all'esterno le destinazioni d'uso degli ambienti interni. Il vestibolo diviene il punto d'eccellenza per la collocazione di un "evento" architettonico, svolgendo la funzione di passaggio tra città e giardino interno al polo didattico. Inoltre, il vestibolo acquisisce il carattere di luogo chiuso e aperto al contempo proprio grazie ad una copertura costituita di piccole vele triangolari gonfiate dal vento, le quali conferiscono luminosità e senso di apertura. Attraverso la corte interna, il nuovo polo didattico si avvarrà di un duplice vantaggio: da un lato, offrire una piacevole area munita di percorsi ergonomici per la sosta e la permanenza degli studenti, dall'altro godere di una risorsa bioclimatica che concorra all'equilibrio termico degli ambienti interni.