






Luogo |
Colle di Val d’Elsa - Si, Italia |
Cliente |
Colle Promozione |
Anno |
2004 |
Dimensioni |
3.635 mq |
Importo lavori |
€ 3.500.000,00 |
Incarico |
Progetto di massima, definitivo, esecutivo |
Progetto architettonico |
Arx srl, Tommaso Bertini, Duccio Santini, Marcello Taddei |
Crediti |
Archivio Arx |
Il progetto del parcheggio di Colle Val D’elsa è un vero esercizio di fantasia. La funzione parcheggio sposta la forma circolare del Torrione di Colle Alta, l’obelisco sovrastante si trasforma in albero, la vegetazione che lo ricopre diventa manto erboso. Questo fronte di Colle dà come le spalle al contesto; la scelta è stata quella di non nascondere il parcheggio ma ergerlo ad architettura, definendo una nuova parte della città. Ecco l’espediente della citazione architettonica del bastione che per forma e funzione si pone come elemento riconoscibile di questa parte di Colle. Lo stesso “scambio” fra l’obelisco e l’albero sottintende una ricerca tecnico funzionale di areazione naturale capace di rendere gradevole il parcheggiare e abbattere notevolmente i costi impiantistici di areazione forzata. Il mantenimento del “rifiuto” da parte della Città Storica nei confronti di ciò che è esterno è stata un’informazione preziosa; il volume costruito è invisibile all’osservatore dal centro storico. La morbida forma del parcheggio emerge dal terreno solo in una porzione di fondo valle, attraverso una familiare cortina in mattoni faccia a vista.
Luogo |
Pisa, Italia |
Cliente |
Università di Pisa |
Anno |
2020 |
Dimensioni |
3.355 mq |
Importo lavori |
€ 5.573.071,08 |
Incarico |
Preliminare, definitivo, esecutivo, direzione artistica |
Squadra: |
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Progetto architettonico |
Arx srl, Diener & Diener Architekten, H21 |
Progetto strutturale |
Aei progetti srl |
Progetto impiantistico |
Obermeyer Planen + Beraten |
Crediti |
Andrea Testi, Alessandro Gonnelli |
Il progetto per il nuovo polo didattico nell'area ex-Guidotti prende spunto dal contesto cittadino in cui si inserisce. Esso si sviluppa in tre corpi, i quali, differenziandosi in altezza, vanno ad accostarsi alla città antica e alla sua articolazione, denunciando all'esterno le destinazioni d'uso degli ambienti interni. Il vestibolo diviene il punto d'eccellenza per la collocazione di un "evento" architettonico, svolgendo la funzione di passaggio tra città e giardino interno al polo didattico. Inoltre, il vestibolo acquisisce il carattere di luogo chiuso e aperto al contempo proprio grazie ad una copertura costituita di piccole vele triangolari gonfiate dal vento, le quali conferiscono luminosità e senso di apertura. Attraverso la corte interna, il nuovo polo didattico si avvarrà di un duplice vantaggio: da un lato, offrire una piacevole area munita di percorsi ergonomici per la sosta e la permanenza degli studenti, dall'altro godere di una risorsa bioclimatica che concorra all'equilibrio termico degli ambienti interni.