Una città di mare ha insito nel suo DNA la necessità di un rapporto immateriale e soprattutto lirico con l’esterno, con ciò che sta al di la dell’orizzonte marino e conseguentemente stabilire uno scambio di conoscenze. Le mercanzie sono state da sempre una fonte inesauribile di conoscenze, di colori e di sapori. Non si può pensare ad una città di porto senza mercato. Il mercato, per sua natura, è appropriazione di uno spazio urbano, è identità di un luogo avente un’atmosfera diversa dal quotidiano, andando a ristabilire un ordine gerarchico tra spazio pubblico e privato. Mercato è una stanza definita da colori, profumi e luce filtrata da tendaggi tesi. Il progetto per Piazza d’Armi cerca di ripartire da un’identità perduta nel tempo, restituendo ai cittadini di Ancona un luogo nuovo, un luogo di appartenenza capace di ospitare ogni esigenza della città, creando un luogo sinergico e socialmente attivo, capace di ricucire la città.