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Polimoda

Nuovo centro per l’alta moda

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Luogo
Scandicci – Fi, Italia
Cliente
Comune di Scandicci
Anno
2015
Dimensioni
2.930 mq
Importo lavori
€ 3.250.000,00
Incarico
PIUSS, preliminare, definitivo, esecutivo, direzione artistica
Squadra:
 
Progetto architettonico
Arx srl
Progetto strutturale
Politecnica soc. coop
Progetto impiantistico
Politecnica soc. coop
Crediti
Antonio Biagiotti

Il progetto del Nuovo Centro per l’Alta Moda del Comune di Scandicci rientra in un PIUSS approvato e finanziato dalla Regione Toscana. Lo scopo del comune è acquisire autonomia e identità grazie alla rigenerazione di spazi, come il nuovo Polimoda. La progettazione qui richiede un’attenta ricerca degli spazi e della comunicazione interna per un pubblico internazionale. La scelta dei colori, nero interno e bianco esterno, ha lo scopo di lasciare spazio alla creatività del singolo. L’edificio è ruotato secondo l’orientamento est/ovest del sole per una gestione sostenibile del complesso, lasciando in ombra le parti più colpite dal sole. I paramenti esterni sono pensati come un “abito” che restituisce un’immagine contemporanea e specialistica. La rotazione e la finitura esterna donano all’edifico la configurazione di elemento rigenerativo per gli spazi circostanti, pensati per un futuro campus. La “doppia pelle” di macroforato in acciaio bianco avvolge l’edificio, anche con la funzione di schermo per i raggi solari. L’aspetto diafano del bianco dà leggerezza comunicando nel suo essere “abito” la vocazione per la formazione dell’Alta Moda.

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San Rossore 1938

Nuovo polo didattico dell’Università di Pisa

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Luogo
Pisa, Italia
Cliente
Università di Pisa
Anno
2020
Dimensioni
3.355 mq
Importo lavori
€ 5.573.071,08
Incarico
Preliminare, definitivo, esecutivo, direzione artistica
Squadra:
 
Progetto architettonico
Arx srl, Diener & Diener Architekten, H21
Progetto strutturale
Aei progetti srl
Progetto impiantistico
Obermeyer Planen + Beraten
Crediti
Andrea Testi, Alessandro Gonnelli

Il progetto per il nuovo polo didattico nell'area ex-Guidotti prende spunto dal contesto cittadino in cui si inserisce. Esso si sviluppa in tre corpi, i quali, differenziandosi in altezza, vanno ad accostarsi alla città antica e alla sua articolazione, denunciando all'esterno le destinazioni d'uso degli ambienti interni. Il vestibolo diviene il punto d'eccellenza per la collocazione di un "evento" architettonico, svolgendo la funzione di passaggio tra città e giardino interno al polo didattico. Inoltre, il vestibolo acquisisce il carattere di luogo chiuso e aperto al contempo proprio grazie ad una copertura costituita di piccole vele triangolari gonfiate dal vento, le quali conferiscono luminosità e senso di apertura. Attraverso la corte interna, il nuovo polo didattico si avvarrà di un duplice vantaggio: da un lato, offrire una piacevole area munita di percorsi ergonomici per la sosta e la permanenza degli studenti, dall'altro godere di una risorsa bioclimatica che concorra all'equilibrio termico degli ambienti interni.